"Sedetevi, e lasciate che pensi a tutto io per farvi trascorrere un week end..rilassante.."

martedì 2 agosto 2011

TROPEA..meta di miti e leggende, e di mare nostrum...

Di TROPEA cosa si sa, bhè che è stata meta dei Greci, e dando fede allo storico Tucidide i territori della Grecia confinavano con essa tant'è che il nome stesso sembra sia di origine greca. I tropai ( trofei) erano infatti in punti ben evidenti nel mare per onorare Zeus. Dopo i Greci , fu la volta dei Romani che controllavando l 'ager vibonensis, e tracce della loro presenza sa Tropea sono dimostrate dai resti della villa con impianto termale ritrovata nella vicina Parghelia o della necropoli rinvenuta nella contrada San Pietro.   Ma un'altra leggenda vede  il nome della città legato alle tropaie, vento che spira dal mare verso terra, e che ancora oggi i marinai definiscono tropee, cioè vortici improvvisi..e difatti è la più accreditata anche da chi c'è stato e sa che il mare di Tropea è tanto bello ma anche maestoso.
Ma veniamo ad alcuni miti e leggende che la rappresentano come il mito di Galera, scogli di forma strana a A cui sembra si legassero i galeotti , oppure la leggenda che narra della Madonna dell' isola, la statua che riuscì a far navigare le barche rimaste arenate.
La statua miracolosa fu messa in una grotta, ma siccome non vi entrava fu fatto ordinare di segarle i piedi, a tal gesto la sega si spezzo e il falegname rimase paralizzato alle braccia. Successivamente divenne meta per ammalati ed infermi.
Ma Tropea non è solo miti e leggende Tropea, un paese stupendo che fa rimanere estasiati chiunque abbia la fortuna di conoscerlo.un paese romantico con il suo centro storico, dove ci si può ritrovare la sera per un gelato o una passeggiata fra le innumerevoli viuzze cariche di storia e arte. Un centro storico pieno di vita e ricco di bancarelle, ristoranti e negozi di artigianato locale.
Tropea, un paese tutt'uno con il mare. A picco sul mare, quando ti affacci da uno dei tanti belvedere del paese ti sembra di poter toccare con mano le acque limpide, piene di flora fauna e giochi d'ombra che difficilmente troverai altrove, con le onde che si infraggono, 70 metri in basso, a contatto con le spiagge. Spiagge bianche, pulite, che riescono a tenere una loro bellezza incontaminata nonostante le organizzate strutture ricettive.
Chi viene a Tropea non può non visitare le tante chiese che sono sorte in questo paese grazie alla sua ricchezza, alle varie famiglie nobiliari e alla devozione dei Tropeani verso la Chiesa. Si contano ben 12 chiese di grande interesse culturale-architettonico e storico. Sono: Chiesa dell'Annunziata, Sanità, Santa Maria dell'Isola, Calvario Rosario (1618), Purgatorio (1847), Carmine (1569), Michelizia, S. Francesco di Paola, Cattedrale, del Gesù, S. Caterina.
Sotto troverete delle brevi descrizioni riguardanti alcune Chiese di Tropea, con ciò che ogni chiesa ha di più interessante al suo interno. Il Duomo, o Cattedrale, è la più importante chiesa di Tropea. In stile normanno sorge su qualche rude di un'antica chiesa di rito greco (documenti sulle sue origini la fanno risalire al IV secolo). La Cattedrale odierna fu costruita intorno al XII secolo.
Fù danneggiata gravemente (e in parte distrutta) da un terremoto nel 1905 e ricostruita fra il 1927-31, riprendendo la sua tradizionale figura artistica.
U Camiuzzu i focu è legato alla cacciata definitiva dei Saraceni da Tropea. Rappresenta una delle figure più odiate dai Tropeani, quella dell'infedele Turco che in groppa al suo cammello girava per Tropea e i casali per riscuotere le tasse, tasse che strozzavano l'economia di Tropea. "U camiuzzu i focu" rappresenta appunto un Turco in groppa al suo cammello. Mentre viene "ballato" iniziavano a scoppiare fuochi d'artificio in modo da rappresentare la vittoria dei Tropeani contro i Turchi.