"Sedetevi, e lasciate che pensi a tutto io per farvi trascorrere un week end..rilassante.."

lunedì 31 ottobre 2011

Il Rinascimento a Roma. Nel segno di Michelangelo e Raffaello



La mostra "Il Rinascimento a Roma" indaga e approfondisce, per la prima volta, tutti gli aspetti artistici, architettonici ed urbanistici del Cinquecento a Roma. Curata da Maria Grazia Bernardini e Marco Bussagli, l'esposizione si articola in sette sezioni, che documentano il percorso artistico del XVI secolo, attraverso il passaggio dall'alto e superbo magistero dell'arte del primo Rinascimento, ancora sostanziato dalla cultura umanistica, ad un'arte fortemente condizionata da una nuova e coinvolgente spiritualità religiosa. In mostra sono esposti capolavori di Raffaello, quali l'Autoritratto e il Ritratto di Fedra Inghirami - entrambi prestati eccezionalmente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze - di Michelangelo, quale il David-Apollo proveniente dal Museo Nazionale del Bargello, di Sebastiano del Piombo, quale il Ritratto del cardinale Reginald Pole dell'Ermitage, e di molti altri artisti, tra cui Perin del Vaga e Francesco Salviati.
http://www.fondazioneromamuseo.it/it/738.html



Cronologica, la mostra prende l'avvio dal pontificato di Giulio II della Rovere (1503-1513) e arriva fino al 1564, anno della morte di Michelangelo: 180 le opere organizzate in un percorso con sette sezioni in cui si vedono dipinti, sculture, disegni, incisioni e medaglie provenienti da molti musei internazionali e italiani, dai Musei Vaticani all'Ermitage di San Pietroburgo. Tra le opere più rappresentative, i ritratti di Raffaello, l'Apollo Davide di Michelangelo, le pitture di Sebastiano Del Piombo e quelle del Salviati. Per documentare l'importanza del rapporto con l'antico, è uscita da Palazzo Altemps anche la statua di Afrodite.
Centrale è naturalmente il 1527, anno del Sacco di Roma, con la città messa a ferro e fuoco dalle truppe di Carlo V, data che fa da spartiacque, segna un prima e un dopo anche nelle arti e nel loro svilupparsi. La città "rinasce" di nuovo dopo il 1530, anno   d'avvio del pontificato di Paolo III Farnese che commissiona a Michelangelo la decorazione della Cappella Sistina, ed è di quegli anni anche il colossale rifacimento della Basilica di San Pietro. In mostra, anche il modello ligneo dell'abside del progetto di rifacimento con le torri campanarie insieme ad altri documenti che raccontano gli anni della "fabbrica" della basilica.
Completano la mostra alcune ricostruzioni in 3D della Loggia della Farnesina con gli affreschi di Amore e Psiche affrescata dalla scuola di Raffaello, della volta della Sistina e del Giudizio di Michelangelo riprodotte dalla tecnologia Enea. In mostra si "viaggia" attraverso lo splendore del pieno Cinquecento, passando dal pontificato di Giulio II e Leone X, per il rapporto con l'antico, dalla riforma di Lutero al sacco del 1527, passando per gli anni dei cosiddetti Fasti farnesiani. Una sezione speciale è dedicata a San Pietro e alla maniera a Roma a metà secolo, con dipinti di Taddeo e Federico Zuccari, a dimostrare come la lezione di Michelangelo e di Raffaello in pittura fosse già assorbita e rielaborata da una schiera di pittori. La conclusione, con una sezione sugli arredi, per mostrare la vita quotidiana a Roma nel pieno Cinquecento, dove nelle logge vaticane anche le mattonelle sono firmate da Raffaello. 


25 ottobre 2011 - 12 febbraio 2012 Roma, Fondazione Roma Museo, Palazzo Sciarra