"Sedetevi, e lasciate che pensi a tutto io per farvi trascorrere un week end..rilassante.."

sabato 29 ottobre 2011

EBOLI, e il suo Scorzamauriello

La Notte dello Scorzamauriello", alternativa ebolitana all'anglosassone notte di Hallowen.
rievocazione della tradizione dello Scorzamauriello, folletto dispettoso e altalenante tra il bene e il male. Una notte di animazione fatta di cantori, folletti, musica e balli che accompagnerà l’offerta enogastronomica con piatti tipici e prodotti del territorio.
I cinque ristoranti dell'associazione, Ristorante Il Panigaccio, Osteria Gattapone, Trattoria Porta Dogana, Piazzetta Santa Sofia e Pizzeria Vico Rua, daranno vita ad una notte di animazione fatta di cantori, folletti, musica e balli che accompagnerà l'offerta enogastronomica con piatti tipici e prodotti del territorio. Un fine settimana da non perdere con le tradizioni e la dieta mediterranea.
Il I Novembre, i cinque ristoranti de "Le tavole del borgo"in collaborazione con :Bar Fortuna, Amarcord Caffè, Pub Ginetti e Bar Rifrullo daranno vita ad un grande evento enogastronomico nel Chiostro di San Francesco, suggestivo scenario storico ed artistico, sito nel cuore del Centro Antico di Eboli.


http://www.letavoledelborgo.it/

lunedì 26 settembre 2011

SCAPPO DALLA CITTA'....

Dopo le belle vacanze estive appena trascorse cosa ci rimane? Si, guardare le belle foto, cercare di ricordare i profumi e i sapori dei cibi gustati..ma perchè non pensare ai mesi che stanno per arrivare e cercare di rilassarci anche in autunno? Sono numerosi gli eventi in programma ad Ottobre sopratutto in Umbria e se non avete mai visto un lago e provato la sensazone di pace e calma che tramette il solo guardarlo; allora approfittate di un breve week end...sul Lago Trasimeno...
2 notti a soli 99 euro, con colazione e cena
per prenotazioni contattatemi.

martedì 2 agosto 2011

TROPEA..meta di miti e leggende, e di mare nostrum...

Di TROPEA cosa si sa, bhè che è stata meta dei Greci, e dando fede allo storico Tucidide i territori della Grecia confinavano con essa tant'è che il nome stesso sembra sia di origine greca. I tropai ( trofei) erano infatti in punti ben evidenti nel mare per onorare Zeus. Dopo i Greci , fu la volta dei Romani che controllavando l 'ager vibonensis, e tracce della loro presenza sa Tropea sono dimostrate dai resti della villa con impianto termale ritrovata nella vicina Parghelia o della necropoli rinvenuta nella contrada San Pietro.   Ma un'altra leggenda vede  il nome della città legato alle tropaie, vento che spira dal mare verso terra, e che ancora oggi i marinai definiscono tropee, cioè vortici improvvisi..e difatti è la più accreditata anche da chi c'è stato e sa che il mare di Tropea è tanto bello ma anche maestoso.
Ma veniamo ad alcuni miti e leggende che la rappresentano come il mito di Galera, scogli di forma strana a A cui sembra si legassero i galeotti , oppure la leggenda che narra della Madonna dell' isola, la statua che riuscì a far navigare le barche rimaste arenate.
La statua miracolosa fu messa in una grotta, ma siccome non vi entrava fu fatto ordinare di segarle i piedi, a tal gesto la sega si spezzo e il falegname rimase paralizzato alle braccia. Successivamente divenne meta per ammalati ed infermi.
Ma Tropea non è solo miti e leggende Tropea, un paese stupendo che fa rimanere estasiati chiunque abbia la fortuna di conoscerlo.un paese romantico con il suo centro storico, dove ci si può ritrovare la sera per un gelato o una passeggiata fra le innumerevoli viuzze cariche di storia e arte. Un centro storico pieno di vita e ricco di bancarelle, ristoranti e negozi di artigianato locale.
Tropea, un paese tutt'uno con il mare. A picco sul mare, quando ti affacci da uno dei tanti belvedere del paese ti sembra di poter toccare con mano le acque limpide, piene di flora fauna e giochi d'ombra che difficilmente troverai altrove, con le onde che si infraggono, 70 metri in basso, a contatto con le spiagge. Spiagge bianche, pulite, che riescono a tenere una loro bellezza incontaminata nonostante le organizzate strutture ricettive.
Chi viene a Tropea non può non visitare le tante chiese che sono sorte in questo paese grazie alla sua ricchezza, alle varie famiglie nobiliari e alla devozione dei Tropeani verso la Chiesa. Si contano ben 12 chiese di grande interesse culturale-architettonico e storico. Sono: Chiesa dell'Annunziata, Sanità, Santa Maria dell'Isola, Calvario Rosario (1618), Purgatorio (1847), Carmine (1569), Michelizia, S. Francesco di Paola, Cattedrale, del Gesù, S. Caterina.
Sotto troverete delle brevi descrizioni riguardanti alcune Chiese di Tropea, con ciò che ogni chiesa ha di più interessante al suo interno. Il Duomo, o Cattedrale, è la più importante chiesa di Tropea. In stile normanno sorge su qualche rude di un'antica chiesa di rito greco (documenti sulle sue origini la fanno risalire al IV secolo). La Cattedrale odierna fu costruita intorno al XII secolo.
Fù danneggiata gravemente (e in parte distrutta) da un terremoto nel 1905 e ricostruita fra il 1927-31, riprendendo la sua tradizionale figura artistica.
U Camiuzzu i focu è legato alla cacciata definitiva dei Saraceni da Tropea. Rappresenta una delle figure più odiate dai Tropeani, quella dell'infedele Turco che in groppa al suo cammello girava per Tropea e i casali per riscuotere le tasse, tasse che strozzavano l'economia di Tropea. "U camiuzzu i focu" rappresenta appunto un Turco in groppa al suo cammello. Mentre viene "ballato" iniziavano a scoppiare fuochi d'artificio in modo da rappresentare la vittoria dei Tropeani contro i Turchi.
 

giovedì 30 giugno 2011

Agnone, una piccola perla del Cilento

Agnone, è la porta del Comune di Montecorice, frazione di recente incremento, la sua fortuna è dovuta al turismo ed alla emigrazione.
Gli abitanti, fino agli anni 50, vivevano di solo due attività: la pesca, effettuata con mezzi poveri e rudimentali, e la fabbricazione dei "libani", corde prodotte con lo sparto.
Oggi nonostante le notevoli trasformazioni dovute alla modernità, il piccolo centro attrae per la sua posizione e la bellezza dei luoghi che lo circondano, colorati dal verde dei pini d’Aleppo delle Ripe Rosse che fa contrasto con l’intenso azzurro del mare al punto da meritare la Bandiera blu. 


Vi consiglio per una tranquilla e rilassante vacanza, all'insegna del riposo assoluto quello da fare invidia al più pigro degli uomini ,questa soluzione per le vostre vacanze.
L'hotel LA RAMPA offre soluzioni per coppie e famiglie, ha un ottimo ristorante con uno splendido terrazzo da cui godere del panorama e il personale oltre che qualificato vi stupirà per la gentilezza e  per il modo in cui sapranno farvi sentire importanti ed unici.
In un piccolo borgo una volta di soli marinai, una piccola gemma del Cilento come Agnone , grazie all'hotel La Rampa vi sentirete come trasportati in un luogo molto più lontano, e perchè no oserei dire quasi magico...buona vacanza a tutti!!!!!!



Salerno: presentati i “Concerti d’estate di Villa Guariglia”. Il Programma 2011 - Spettacoli - CilentoNotizie.it

Salerno: presentati i “Concerti d’estate di Villa Guariglia”. Il Programma 2011 - Spettacoli - CilentoNotizie.it

giovedì 7 aprile 2011

Le Terme di Caracalla



Cenni storici
Le Terme di Caracalla furono costruite tra il 212 ed il 217 d.C per volontà di Caracalla, il figlio dell'imperatore Settimio Severo, e lui stesso imperatore fino alla sua morte, nel 217. Sono conosciute anche come Terme Antoniniane, dal nome della dinastia Antoniniana, della quale faceva parte l’imperatore Caracalla,
Dopo i restauri di Aureliano, le Terme smisero di funzionare nel 537, in seguito alla distruzione dell’impianto idrico ad opera degli Ostrogoti comandati da Vitige.
La pianta rettangolare è tipica delle “grandi terme imperiali”. Le terme non erano solo un edificio per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche un luogo per il passeggio e lo studio. Si entrava nel corpo centrale dell’edificio da quattro porte sulla facciata nord-orientale. Sull’asse centrale si possono osservare in sequenza il calidarium, il tepidarium, il frigidarium e le natatio; ai lati di questo asse sono disposti simmetricamente attorno alle due palestre altri ambienti.

Le Terme di Caracalla sono uno dei rari casi in cui è possibile ricostruire, sia pure in parte, il programma decorativo originario. Le fonti scritte parlano di enormi colonne di marmo, pavimentazione in marmi colorati orientali, mosaici di pasta vitrea e marmi alle pareti, stucchi dipinti e centinaia di statue e gruppi colossali, sia nelle nicchie delle pareti degli ambienti, sia nelle sale più importanti e nei giardini. Per l’approvvigionamento idrico fu creato un ramo speciale dell’acquedotto dell’Acqua Marcia, l’Aqua Antoniniana.