Piazza Maggiore nasce come la piazza del popolo, infatti la definizione che
se ne dava nei secoli addietro è platea communis in cui veniva svolta la
maggior parte delle funzioni cittadine come le riunioni del popolo e il mercato
cittadino.La piazza come la si vede oggi è il risultato di numerosi interventi,
che hanno mirato nel corso degli anni a darle centralità non solo fisica, ma
soprattutto simbolica,e il ruolo di punto nevralgico della città lo conserva tuttora oggi. Difatti chiunque si reca a
Bologna nel suo girovagare alla fine si ritrova sempre al centro della piazza, ed è dalla stessa piazza che poi si diramano le strade e le viuzze
principali dove si svolge ancora adesso la vita sia diurna che notturna di
questo splendido capoluogo.
Nel medioevo la piazza prima di assumere tale
assetto accrebbe di numerosi palazzi, il piu antico è palazzo del
Potestà, la torre dell' Arrengo che chiamava con il suo suono i cittadini a raccolta,il
palazzo di Re Enzo, e ad ovest il palazzo D’Accursio conosciuto come il palazzo
comunale.Rimase come oggi incompiuta la facciata di san Petronio, la Basilica dedicata al
patrono della città. Nel 1400 la piazza assume la forma attuale e per volere
del Papa, e a tale riassetto e alla riqualificazione contribuì anche l’erezione della
statua del Giambologna che rappresenta in chiave allegorica il dio del mare, il
Nettuno, oggi luogo di raccolta di molti bolognesi.
La parte
centrale della piazza è caratterizzata da una piattaforma pedonale sopraelevata
detta il “crescentone” costruita nel 1934. Nel 1860, con l’unità d’Italia la
piazza fu intitolata a re Vittorio Emanuele II, oggi il monumento che celebra
il re a cavallo è visibile all’interno dei Giardini Margherita.
Ma forse la fama
di questa piazza piu che al suo passato di snodo politico o religioso si deve
al grande successo di una canzone del
piu grande dei bolognesi, Lucio Dalla che le dedica Piazza Grande, era cosi che
il cantautore amava definirla , nome simile alla piazza di Modena.
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